La sicurezza sul lavoro è un aspetto cruciale per tutti i datori di lavoro e i lavoratori. Un elemento fondamentale per prevenire le cadute nell’ambito del lavoro sono i parapetti anticaduta. Questi, però, non possono essere progettati e utilizzati in maniera arbitraria. Esistono infatti norme precise da rispettare che ne garantiscono l’efficacia e la sicurezza.
Per garantire la massima protezione ai lavoratori, la normativa attuale stabilisce che i parapetti offrono una sicurezza maggiore rispetto ai dispositivi di protezione individuali. Ciò perché, oltre a prevenire le cadute, possono ridurre anche l’entità del danno in caso di caduta. Ma quali sono le normative da rispettare nella progettazione dei parapetti anti caduta?
Le norme a cui fare riferimento sono la UNI EN ISO 14122-3, le Norme Tecniche per le Costruzioni 2018 e il D.Lgs. 81/2008. Queste norme definiscono in maniera precisa le caratteristiche che deve avere un parapetto anticaduta. Non solo specificano i requisiti geometrici, come l’altezza e la distanza tra le barre, ma stabiliscono anche i requisiti di resistenza che un parapetto deve avere per essere considerato conforme.
Nel rispetto di queste normative, i parapetti anticaduta devono essere progettati tenendo conto delle specifiche valutazioni del rischio ambientale. Devono inoltre avere una resistenza adeguata agli agenti esterni, come ad esempio il vento o la pioggia.
Un esempio di conformità alle normative è dato dai parapetti SEKURE, progettati per offrire massima protezione e adattabilità alle diverse esigenze. Questi parapetti sono leggeri, modulari e resistenti, garantendo quindi sicurezza e praticità d’uso.
Ricordiamo che la sicurezza sul lavoro non è mai troppa e che rispettare le normative vigenti non solo è obbligatorio, ma è anche un gesto di responsabilità verso i propri lavoratori. Investire in sicurezza significa infatti salvaguardare la vita e la salute di chi lavora ogni giorno per la nostra impresa.